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Le origini della ricotta romana sono antichissime e riferimenti storici risalgono a Marco Porzio Catone che raccolse le norme che regolavano la pastorizia nella Roma repubblicana dove il latte di pecora aveva tre destinazioni: religiosa, come bevanda e la trasformazione in formaggi con l'uso residuo del siero per ottenere appunto la ricotta.
Il disciplinare di produzione prevede che il siero debba essere ottenuto da latte intero di pecora proveniente dal territorio della regione Lazio e le operazioni di lavorazione, trasformazione e condizionamento dello stesso in ricotta romana devono avvenire nel solo territorio della regione Lazio.
La Ricotta Romana DOP e identificabile dal logo che contiene una testa di ovino e le scritte "ricotta" in giallo e "romana" in rosso.
La Denominazione di Origine Protetta e stata riconosciuta il 13 maggio 2005.
Ricotta Romana DOP - Caratteristiche e fasi di produzione
Viene prodotta principalmente nell'Agro Romano nel periodo compreso tra novembre e giugno. Le razze ovine da cui deriva il latte intero sono Sarda, Siciliana e Comisana alimentate per il 10% con foraggio e per il 90% in pascolo. La lavorazione prevede la pastorizzazione ad una temperatura tra i 63 e i 68 gradi, successivamente viene aggiunto il caglio e cuoce a 45 gradi. Importante e' la salatura che avviene a mano per 90 giorni, il tempo della maturazione. La stagionatura va da 10 mesi ad un anno.
La ricotta romana viene confezionata in cestelli tronco-conici di vimini, di plastica o di metallo con capacita massima di due chili, oppure avvolta in carta pergamena o sottovuoto.
Il vino in abbinamento deve avere un bouquet fruttato, morbido, leggero di struttura.
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300