CENNI di ENOLOGIA

LA QUALITA' IN VIGNA

Altro importante fattore è la potatura della pianta. Nella scelta della tecnica vanno tenuti in considerazione il clima, il tipo di terreno, il grado di umidità della zona.

I sistemi di allevamento sono numerosi e sono classificati per:

  • l'altezza del tronco
  • bassa,
  • media,
  • alta
  • l'altezza dei capi a frutto
  • potatura corta, (cordone speronato, alberello ecc..) forma in genere più pratica nella gestione (nessuna legatura dei tralci in fase di potatura) e spesso facilmente meccanizzabile (Gdc, cordoni alti)
  • media/mista, tipo che prevede sia tralci lunghi (8-15 gemme) che tralci corti (2-3 gemme); un esempio di questo tipo di potatura è quella utilizzata nel Guyot;
  • lunga, conserva tralci di lunghezza media di 10-20 o più gemme; questa forma di allevamento è in genere molto espansa e con sesti di impianto larghi
  • lo sviluppo dei tralci
  • orizzontale,
  • verticale,
  • inclinato

I principali sistemi di allevamento

CORDONE SPERONATO:

il fusto della pianta può arrivare a un metro di altezza; la potatura è fatta in modo da far sviluppare un andamento orizzontale su un filo di ferro sul quale si trovano gli speroni (i tralci).

GUYOT:

prende il nome dallo studioso francese che lo ha ideato. Sul fusto alto 50-80cm vengono lasciati uno sperone con 2 gemme e un capo a frutto con 10-12 gemme o meno. Per tale possibilità di scelta del numero di gemme viene definito a potatura mista. Durante la potatura si asporta il vecchio capo a frutto (taglio del passato), mentre dei 2 germogli formatisi dalle 2 gemme lasciate sull'altro sperone quello più vicino al ceppo è accorciato a 2 gemme (taglio del futuro) e l'altro destinato alla produzione (taglio del presente) viene legato orizzontalmente ad un filo di ferro.

ALBERELLO:

sistema a potatura corta, 30-40cm da terra. Su di esso vengono allevate alcune branche che portano ciascuna uno o più speroni, con una o due gemme. E' adottato nelle zone calde all'interno di buche che proteggono i grappoli dai venti caldi, nelle zone fredde perché la poca altezza permette di sfruttare il calore. Poco produttivo non si avvale di sostegni.

PERGOLA

sotto questo nome vanno numerose forme di allevamento che si differenziano da regione a regione. Particolarmente usata nel Triveneto ha come caratteristica di base quella di formare un vero e proprio tetto vegetale.

SYLVOZ:

adatto alle grandi produzioni, prevede un tralcio orizzontale alto da cui dipartono i rami fruttiferi arcuati verso il basso. Una variante dello Sylvoz è il sistema CASARSA che prevede l'impianto di due viti contro lo stesso palo (tutore metallico in acciaio zincato) e l'andamento orizzontale dei tralci legnosi. Si forma così un cordone permanente con un imponente sviluppo fogliare che offre una buona protezione ai grappoli.

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Il territorio italiano racchiude una vastità di vini i vitigni inimmaginabile e con questa guida vi accompagneremo alla loro scoperta tra regioni e province e piccoli territori vocati alla coltivazione della vite!

Non tutti sanno...

Origini del Carpaccio

Il Carpaccio fu inventato da Giuseppe Cipriani, anima dell'Harry's Bar di Venezia. Il nome deriva dal fatto che, quando la celebre preparazione fu creata, a Venezia era stata inaugurata la mostra in onore del Carpaccio, pittore storico veneziano; inoltre il colore della ricetta, leggermente cosparsa di maionese, ricordava i comatismi gialli e rossi che caratterizzano l'opera del celebre pittore.

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