Radicchio variegato di Castelfranco
Il Radicchio Variegato di Castelfranco ha un cespo bello di forma e splendido di colori. Le foglie c...
In Sicilia la fragolina di bosco cresce spontanea nelle macchie del massiccio delle Madonie, sui Monti Nebrodi e sull’Etna, ma esistono anche coltivazioni nelle zone vallive di Ribera e Sciacca, dove si producono frutti dalla storia curiosa. Pare che le piccole fragole coltivate ancora oggi in quest’area dell’Agrigentino derivino da piantine portate in Sicilia dai reduci di ritorno dalla Grande Guerra. Alcuni soldati siciliani raccolsero nel sottobosco di chissà quale località delle Alpi – in Friuli o forse in Trentino – alcune piantine selvatiche e le reimpiantarono nei vigorosi terreni siciliani. Le fragoline resistettero e si acclimatarono piuttosto bene, dando origine a un ecotipo locale che ha popolato la valle del Verdura. Il comune di Ribera e, in tempi più recenti il vicino comune di Sciacca, sono diventati famosi per questi piccoli frutti, coltivati ai piedi di limoni, aranci e peschi. La consociazione con alberi più alti permette una maggiore protezione dal caldo intenso, ma la coltivazione è comunque difficile e impegnativa. Si raccoglie a mano a partire dalla metà di aprile, ma è sufficiente che lo scirocco soffi un paio di volte per compromettere il raccolto della stagione: le piantine, i fiori e i boccioli seccano e per un paio di settimane non cresce più nulla. Aromatica e molto profumata, dai frutti globosi, piccolini e di colore rosso intenso, la fragolina di Ribera ha una stagione di raccolta relativamente breve. La maturazione dei frutti inizia ai primi di aprile e continua fino alla fine di maggio, con qualche coda produttiva nelle prime settimane di giugno. La recente competizione delle varietà di fragole rifiorenti ha praticamente annullato il concetto di primizia e ha ridotto i giardini di fragole di Ribera e Sciacca dai circa 200 ettari degli anni Settanta ai 15 odierni. Anche i coltivatori sono diminuiti: le fragoline sono una coltura integrativa praticata da aziende agricole molto piccole che impiegano solo famigliari. La scarsa remuneratività del prodotto non permette infatti l’assunzione di stagionali per la raccolta. Negli anni scorsi si è lavorato molto per risolvere un problema di virosi e oggi le piantine riprodotte nel campo sperimentale seguito dai tecnici della Regione Siciliana sono più forti e produttive. La coltivazione segue i principi della lotta integrata. Il Presidio Slow Food vuole far conoscere, anche grazie a gelati e confetture, questa fragolina delicata e profumatissima.
Presidio sostenuto da
Regione Siciliana Assessorato Agricoltura e Foreste, Comune di Sciacca, Comune di Ribera
Responsabili del presidio
Franco Saccà
, tel. 0923 559490 - francosac@libero.it
Giuseppe Pasciuta (Unità
Operativa n. 112 di Sciacca), tel. 0925 86953 soat76@regione.sicilia.it
Zone di produzione: Comuni di Ribera, Sciacca, Caltabellotta, Menfi (provincia di Agrigento).
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
Il posto che occupa la fragolina di Ribera nella tradizione culinaria locale è importante: marmellate, sciroppi, gelati e gelatine sono alcune delle preparazioni che esaltano le caratteristiche di questo frutto e permettono al contempo di prolungarne la vita. La fragolina fresca infatti è delicatissima, e deve essere consumata entro due giorni dalla raccolta. La farmacopea tradizionale poi, ne impiega le foglie e le radici essiccate per la preparazione di tisane dall’effetto depurante e antidiuretico.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org