Chinotto di Savona
Un tempo in molti caffè italiani e francesi, sul banco di vendita, si poteva trovare un vaso ...
Le prime introduzioni di specie agrumarie nel territorio della provincia di Taranto si possono far risalire al XVIII secolo, ma solo a partire dal 1900 si assiste alla diffusione degli agrumi in coltura specializzata. Il territorio interessato alla denominazione ha il suo baricentro, sia geografico che socio - economico, nei comuni della provincia di Taranto che si affacciano sul golfo omonimo. Negli anni '50, con l'avvio della Riforma fondiaria, grazie al reperimento, captazione e creazione di adeguate risorse irrigue, la coltura degli agrumi inizia il processo di espansione e specializzazione per assumere la connotazione odierna di coltura preminente nella zona delimitata. Il clima caldo, soleggiato e poco umido del territorio che si affaccia sul golfo di Taranto incide positivamente sui processi di accrescimento e maturazione dei frutti e sull'acquisizione di eccellenti caratteristiche qualitative, quanto a colore, sapore e serbevolezza.
Elemento importante, fra le tecniche di coltivazione della Clementina del Golfo di Taranto, è l'irrigazione che viene praticata in quasi tutti i periodi dell'anno, in assenza di piogge. Il metodo più in uso è quello a goccia o a zampillo, diretto e lontano dalla proiezione della chioma, per evitare possibili attacchi di marciumi nella zona del colletto della pianta. La raccolta dei frutti viene effettuata a mano, con l'ausilio delle forbici, evitando che i frutti vengano deteriorati.
Zone di produzione: Comuni nella provincia di Taranto
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
19:30 - 00:00
Classificazione:
La Clementina del Golfo di Taranto è rinfrescante e diuretica e possiede un elevato contenuto di vitamina C. In cucina, può essere consumata al naturale o impiegata per preparare succhi, sciroppi, sorbetti, marmellate. Il frutto è utilizzato anche in cosmesi nella preparazione di lozioni tonificanti e maschere per la pelle.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org