Pallotte (Pallottole)
Le materie prime sono: carne di maiale macinata, pane sbriciolato, sale, pepe, uova, pecorino, aglio...
Perlaceo, piccolo e dalla buccia sottilissima, il fagiolo di Sorana si coltiva in piccoli fazzoletti di terra lungo il torrente Pescia: pochi ettari di “terre nuove” bonificate dai Medici tra il Cinquecento e il Seicento. Greti del torrente resi fertili sui quali gli abitanti della zona coltivavano legumi e ortaggi destinati a piccoli commerci, utili a integrare i magri redditi della famiglie della montagna pistoiese. Le aree della fiumara recuperate per le coltivazioni agricole furono suddivise tra chi aveva contribuito con il proprio lavoro alla bonifica: per questo motivo, ancora oggi, i proprietari dei terreni sono molti. L’area coltivata si estende su circa quattro chilometri di torrente, soprattutto sulla sponda sinistra, tra il Ponte di Castelvecchio e il Ponte di Sorana, nel comune di Pescia. Anticamente quest’area si chiamava Valleriana, cioè “zona ricca di ruscelli”, per via della grande quantità di acque che si riversano in rivoli e fossi verso il Pescia. I contadini della zona si sono tramandati i semi per secoli. Raccontano che gli stessi piccoli fagioli, chiamati piattellini per la forma piatta, schiacciata, un poco arcuata, cresciuti su altri terreni non sono così buoni: in pianura sono cannellini qualunque. Un’altitudine ottimale, tra i 200 e i 750 metri sul livello del mare, l’abbondanza di acque poco calcaree, una buona percentuale di umidità dell’aria e un’ottima esposizione solare, terreni ben drenati e sciolti, sabbiosi: un fortunato connubio di elementi diversi produce fagioli strepitosi, poco conosciuti fuori dalla Toscana ma oggetto di un fiorente mercato “del falso”. La produzione annuale è irrisoria e si può dire che gli abitanti di Pescia ormai conoscano metro a metro i terreni migliori: impossibile giustificare i quantitativi spacciati come fagioli di Sorana commercializzati fuori zona. Per questo motivo i produttori del Presidio si sono riuniti in associazione e intendono contrassegnare i sacchettini di fagioli con un logo comune. La raccolta, manuale, avviene nel mese di settembre. I fagioli sono poi esposti al sole per 3-4 giorni per completare l’essiccamento. Durante l’inverno si conservano in appositi contenitori con l'aggiunta di pepe in grani, radici di valeriana o foglie di alloro.
Associazione dei piccoli produttori Fagioli Onlus "
Il Ghiareto"
Via del Pozzo, 2
51010 - Pescia (PT)
Tel: +390572407055 - Fax: +390572407055
web: www.fagiolodisorana.org
Presidio Slow Food sostenuto da
Comune di Pescia, Provincia di Pistoia, Comunità
Montana dell&rsquo
Appennino Pistoiese
Responsabile del Presidio
Renzo Malvezzi, tel. 0571 584115 - 335 331718 - rmalvezzi@interfree.it
Zone di produzione: L'area di produzione si estende per circa 660 Ha e comprende parte del territorio del Comune di Pescia (Pistoia), ricadente nei versanti orientale e occidentale del torrente Pescia di Pontito.
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
19:30 - 00:00
Classificazione:
I fagioli di Sorana sono ottimi lessati e conditi con un buon olio extravergine d'oliva, poco sale e pepe. Hanno bisogno di essere messi a bagno per alcune ore in acqua di fonte, quindi fatti cuocere lentamente con poche foglie di salvia, uno spicchio d'aglio e un pò d'olio ectravergine d'oliva.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org