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Vitigno a bacca bianca della famiglia numerosa delle malvasie. Si distingue dall'altra Malvasia di Candia per l'assenza di aromaticità nella bacca. Ha vari sinonimi, fra cui Malvasia Rossa dei Castelli Romani e Malvasia Candida. Nel 1868 il Mendoza e nel 1877 il Di Rovasenda la menzionavano come Malvasia Rossa (per il colore caratteristico del germoglio giovane). E' coltivata prevalentemente nella zona dei Castelli Romani e nel Lazio, ma la si trova anche in Lombardia, Umbria, Campania, Toscana e Abruzzo. Ha foglia di grandi dimensioni, pentagonale, pentalobata o, più raramente trilobata; grappolo grande, conico, spesso con due ali, semi-spargolo; acino medio, sferoidale; buccia sottile ma consistente, con poca pruina, di colore giallo-dorato con possibili punteggiature marroni nel caso di buona esposizione al sole. Ha vigoria piuttosto elevata, produzione buona e costante; rende bene su terreni collinari e ben esposti, ma si adatta bene anche a terreni argillosi e siccitosi. Tollera bene le gelate primaverili e i periodi di siccità, può andare soggetta all'oidio e al mal dell'esca.
Altre informazioni: Questo vitigno aromatico dà un vino dal colore giallo pglierino chiaro, con dei profumi di frutta fresca assai delicati. Vino di buona sapidità e discreta freschezza.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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