VITIGNI AUTOCTONI ED ALLOCTONI

Corvina

Cenni storici e caratteristiche del vitigno

VENETO

i vitigni autoctoni

La prima descrizione del Pollini nel 1818 indica come luogo di coltivazione la Valpolicella, come confermato da altri studiosi. Viste le eccezionali qualità veniva chiamato anche Corvina Reale. Questa varietà sembra esprimersi al meglio sulle colline venete dove dà origine alle due doc più affermate: il Bardolino e il Valpolicella. Ogni anno, in queste zone, sono sempre più numerosi i produttori che vinificano la Corvina in purezza.
In generale la Corvina è la componente primaria in assemblaggio con altri vitigni dei più famosi vini della zona.
I suoi partner principali sono il Rondinella e il Molinara, con l'opzione di aggiungere piccole percentuali di altre uve scelte tra una vasta schiera di varietà (tra cui Barbera, Sangiovese e Cabernet).

Altre informazioni: Il vino che si ottiene è di un rosso rubino intenso con sfumature che virano al blu-viola. I profumi sono intensi con richiami fruttati di amarena, e finale speziato. Dal gusto morbido, possiede una buona alcolicità supportata da freschezza e moderata tannicità con persistenza aromatica lunga e leggermente amarognola sul finale.

E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:

Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:

  • AA.VV. - I vigneti d'Italia, Edizioni Barzanti 1990
  • AA.VV. - Enciclopedia dei vini italiani, Arnoldo MOndadori Editore, Milano 1998
  • AA.VV. - Il vino italiano, Edizioni Associazione Italiana SOmmeliers, Milano 2002
  • Vino in rete - www.vinoinrete.it
  • Lavinum - www.lavinium.com

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