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L'Aglianico ha compiuto 2800 anni. Infatti il monte Vulture ha dato i natali 2800 anni fa all'Aglianico.
Questo vino, cui i terreni vulcanici della zona danno un carattere di unicità, ha assunto la DOC nel 1971 prodotto solo nei Comuni del Vulture melfese e coltivato in zone collinari che vanno dal 200 ai 700 metri di altitudine. Ha colore rosso rubino con riflessi violacei tendenti all'arancione, profumo intenso con sentori di frutta di bosco e una gradazione alcolica compresa tra il 12% e il 13,5%. È preferibile consumarlo dopo almeno due anni di invecchiamento ed è compagno ideale di arrosti, carni alla griglia e cacciagione.
In verità purtroppo, in passato l'Aglianico è stato spesso impiegato soprattutto come "taglio". Attorno al 1950, l'Aglianico Spumante ah avuto un boom d'esportazione negli Usa, poi, pur continuando a godere di buona fama, è quasi sparito dai ristoranti extra-regionali. Ora sta tornando gradualmente ad occupare un posto d'onore.
Vicino alla sua zona di produzione c'è l'antica città di Venosa (nota in origine come Venusia), luogo di nascita di Virgilio che, nelle "Georgiche", ci offre un buon trattato sulla coltivazione della vite.
Altre informazioni: L'Aglianico fa parte dei seguenti disciplinari di vinificazione:
• DOCG Taurasi (minimo 85%),
• DOC Falerno del Massico Rosso (60-80%),
• DOC Galluccio Rosso (minimo 70%),
• DOC Aglianico del Taburno Rosso (minimo 85%),
• DOC Sant'Agata dei Goti Rosso (40-60%),
• DOC Guardia Sanframondi o Guardiolo Aglianico (minimo 90%).
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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